Viaggiare nelle città

Ci sono silenzi, ci sono attese… Le città ci guardano pigre… Passano gli anni e l’archivio sputa indietro le foto di Reims… Come se non volesse dimenticare quel mio lavoro matto e disperatissimo, gli anni della paura in cui la macchina fotografica è stata l’unico appiglio per non affondare…
La fotografia è diario, di desideri di stati d’animo e di pensieri, quelli cattivi, quelli buoni…
E’ bello oggi poter ricordare ancora quei momenti, quelle camminate solitarie nelle periferie…
Le notti in teatro… Le mattine affondate dentro un caffè, le palpebre pesanti e la luce la luce che crecavo…
Viaggi minimi nelle città… Viaggi nella memoria delle cose, delle case…
Gambe pesanti e lì in fondo i piedi…
Le sigarette non fumate le parole non dette…
In fondo alla fine ne è valsa la pena…

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