La notte del foto giornalismo

Tuttologi e poco studiosi all’erta perché potete fingere con chi non capisce niente…

Il bello di parlare con Uliano Lucas o Francesco Cito è che si parla di tutto, dico proprio di tutto e anche di fotografia…
Sono persone splendide, non per le loro foto ma come esseri umani…
Per me hanno incarnato cosa vuole dire essere foto – giornalista….
Storie, persone, e la STORIA che si snoda in sottofondo…

Capire le trame, capire i numeri, conoscere le persone… Non fare delle foto drammatiche di gente sofferente e tornare a casa per venderle al miglior offerente e sentirsi dire che bravi che siete… La litania consueta di tanti troppi foto reporter improvvisati…

Oggi la fotografia di reportage è l’esatto contrario, scivolosa, superficiale e auto esaltante…
Per quelli che si dimenticano che con le loro immagini “rappresentano” anche politicamente quelli o quello che hanno fotografato c’è una sola potente parola che li descrive, non me ne vogliano le povere bestie, sciacalli.

Oggi tra sciacalli, improvvisati che cavalcano qualche nome o tuttologi poco studiosi sembra di essere nella notte della fotografia…
Ma si sa la notte è più buia nell’ora prima dell’alba…

Perché non ho parlato della pseudo fotografia di ricerca… Oggi sono tutti autori… E’ lo sfascio di un paese, di un sistema… di un sistema paese…
Non sono amareggiato, sono più divertito nel vedere pupazzetti marciare e cantare al ritmo del capitale zoppicante…
Ex ricchi decaduti, drogati di falsa fama, finto comunisti riciclati…
Molto attenti a far finta di vestire ancora una vecchia maschera lisa…

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La foto complessa

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