Luce della sera

Tepore della sera, 38 gradi e umidità consigliano l'ombra.

Pigro mi siedo sul marciapiede... Guardo la città innondata dal sole calante... Giochi di bimbi, zoccoli di cavalli avanzano nello squarcio...

Dolci silenzi... E' il cappello, penso, è il cappello che fa la foto...

L'otturatore metallico si abbatte e taglia il tempo, ne porta via un pezzetto, c'è un come è stato e un come sarà ma quel momento viene via con me...

Gocce di sudore sulla fronte...Cerco il grande fazzoletto bianco nella tasca sinistra...

Il cotone assorbe veloce... Sensazione di pulito, dura poco...

Fotografare con calma, con gioia senza l'ansia di dover pubblicare o dei like...Questo mi piace...Perdermi ad immaginare una foto , aspettarla e sentirla venire senza doverla creare a tutti i costi...E' bello viaggiare da solo sentire l'eco dei propri passi, la delicata nostalgia di casa mista all'eccitazione del nuovo dello sconosciuto...

Torpedoni di turisti inebetiti dall'aria condizionata sbanfano tra le vie di Trinidad prede, di abili mercanti e ristoratori prezzolati...Bastoni per Selfie branditi da giovani samuai si librano nell'aria gonfia di umido...Aspetto la pioggia...Non più di 10 foto al giorno...Oggi sono a 6 non ce la farò...Sarà per domani...

Cuba mi sorride sorniona...Incontro tante storie, storie che più nessuno mi paga per raccontare...Storie di gente, storie di persone... Questa mancanza di sentimento, nello sguardo nell'altro da se...Mi fa male, è doloroso...Si avvicina un vecchio, non è poi molto più vecchio di me..."¿qué tal. Hace un calor del infierno"Anche i cubani sudano nella luce della sera...Trinidad la bella accende le sue luci, la musica ti avvolge piano e tu dimentichi il caldo e il sudore....

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Bordi taglienti, verso il nulla

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It's about what it is