Gerusalemme

E’ una serata fredda a Gerusalemme, giro con la mia macchina fotografica… Sono alloggiato nei pressi della porta di Damasco, ho un convento a mia disposizione un palazzo protetto da alte mura e tre piani dagli Armeni Cattolici…
La Porta è l’entrata migliore per accedere al mercato arabo e alla moschea di al-Aqsa il mattino e la sera è un via vai di merci, di cibo di grandi cappelli neri e soldati tanti soldati… In caso di scontri è la via più veloce per raggiungere il cuore di Gerusalemme vecchia… In due minuti sei al muro del pianto…
Turisti, turisti passano veloci devono correre, il tempo non è mai abbastanza… Arabi li guardano indifferenti… Se solo alzassero lo sguardo al cielo vedrebbero i colombi volare via… Liberi nello spazio… Verso il mare verso una pace che non può essere più lontana per gli uomini che camminano ben saldi su questa terra contesa…

Contesa non solo dalle religioni ma soprattutto dall’economia, dalla politica e da una voglia di vendetta che difficilmente si sopirà mai…

Quel mese passato a Gerusalemme è pieno di storie di foto e di pensieri… Fanno tenerezza le mie speranze tradite… Il tempo è un anestetico dolce…

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La fotografia al limite