Nell'attesa di un mondo che non arriverà

Presi da decreti ristoro bis, ter e quater ci dimeniamo in una ricerca di fondi a pioggia (che servono per carità) e ci dimentichiamo di tutto quello che siamo e dovremmo provare a fare. La gestione dell'emergenza si è trascinata troppo a lungo esclusivamente per la nostra incapacità di comprendere la semplice realtà del virus e una disperata fiducia nella capacità della scienza e della tecnica di trovare un rimedio alla situazione attuale. Ci siamo messi in attesa, abbiamo sperato e ci siamo messi in attesa non abbiamo agito per rimettere le cose a posto ma abbiamo atteso che qualcuno lo facesse per noi. La scienza e la tecnica per la parte medica e la politica per la parte economica. Questa situazione di passività ci ha resi emotivamente più fragili. Oggi sarebbe bello che la politica avesse imparato a gestire l'emergenza ed iniziato a buttare delle basi per un futuro, un altro futuro...L'annuncio (un po' messianico e con forti risvolti economici) dei possibili vaccini ha ridato fiducia al sistema..Piano tornano a fluire le richieste di preventivo e si intravede una luce fioca...Ora non so che mondo ci attenda, di certo non quello che speriamo ma quello che costruiremo. Io fotografo, piano faccio fotografie e cerco di raccontare storie...Poi piano tutto sfuma nell'attesa di un mondo che non arriverà... Medito un po' così faccio e non aspetto....Qui sei interessato a: fotografo ritratto - fotografo aziendale.

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