Pillole di produttività 04: maratoneta o sprinter?

È un luogo comune tutti (anch'io) tendono a paragonare il lavoro del fotografo a quello del maratoneta. Costanza, quotidianità, allenamento e risultati nel lungo periodo.Un po' (sono malizioso) è dovuto al fatto che chi vende corsi o ricette miracolose deve dirti che i risultati si vedono dopo un tot di tempo dopo che il vostro portfolio è stato alleggerito senza avervi dato molto se non qualche practices riciclata dall'ultimo libro di self help americano. In realtà accanto alla parte di di resistenza e resilienza è necessario sviluppare delle doti di scatto, di allungo, il guizzo che vi permetta di differenziarvi, di scattare una qualche foto prima e meglio degli altri. Quindi pazienza nel lungo periodo e rapidità nel breve. Fare il fotografo oggi è un lavoro bellissimo ma occorre allenare la mente e il corpo. Si deve non piangersi addosso ma reinventarsi in modo da creare dei presupposti per avanzare creare del nuovo e apprezzare il buono del passato. Giorno dopo giorno con la prontezza di dare la zampata veloce al momento giusto. 

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Cechov, Cheever, Carver e la fotografia

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Fotografo o Autore? Attenti alle trappole dell'EGO.