Vittore Buzzi

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Fabbriche d'uomini

Corrono, voci annunciano treni che fermano a San Rossore… Poi ancora più giù… Livorno…
Ricordi di anni felici di attese…
Stazioni, crocevia di destini, incroci di ferro…
Pendolari schiavi del tempo e dell’orologio…
In un mondo in cui tutto corre sulla fibra il capitale lavoro si alza di buon mattino per presentarsi a destinazione…
Da qui escono uomini, sono fabbriche d’uomini..

Il mattino li sputano fuori e la sera li inghiottono…
Io con loro…
Dove sarai tu oggi?
Chiusa nel tuo ufficio di vetro…
Poco lontano…
Soldatini ordinati del consumo preconfezionato…