Tu non sei solo

Ovvero un sacco di pensieri sulla creatività, il proprio stile, i progetti fotografici e il trovare la propria voce.

A fine dicembre stavo correggendo le bozze di progetto dei mie allievi del corso biennale di fotografia. Alcuni erano evidentemente in difficoltà. Sono post adolescenti in un mondo molto complesso e difficile da leggere.
Cercavo parole costruttive per spronarli ad insistere a scavare anche quando sembra di aver toccato il fondo.

Ho pensato a lungo al processo creativo al workflow che ti aiuta ad organizzare i sentimenti profondi in idee e concetti e dare loro una forma.
Non è semplice perché alcuni mie lavori sono nati a mente fredda, altri sotto la pressione del momento alcuni sono stati riconosciuti in fase di editing.

Il processo fotografico ha forse un solo mantra “KEEP GOING” avanza, fotografa, rielabora, ricerca. Non è qualcosa che si impara in quattro e quattro otto ma è la cosa più importante.

Esco nel mondo con la camera al collo, a volte fermo delle persone e le fotografo. Un ritratto all’interno di un sentimento. Oppure fotografo i paesaggi, urbani, ai bordi e naturali. Certi giorni mi attirano i particolari e “tagli forti”. Mi lascio guidare dalla luce dal cuore.

Tantissime giorni mi sono sentito svuotato la mia voce inaridita, altri incompreso in un mondo che del silenzio e della riflessione non sa che farsene.

A tutti voi fotografi in difficoltà voglio dire: “TU NON SEI SOLO”. Ci siamo passati tutti anche chi dopo tanti anni ha imparato il metodo creativo può inciampare in paure insicurezze, incertezze è la vita.
Siamo fatti per cadere e rialzarci.

BUON ANNO.

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Voi non siete le vostre fotografie

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